Presa servizi VOLKSWAGEN T2 – 1971

Negli anni settanta la Volkswagen inizio ad installare sui suoi mezzi una piccola presa di servizio che altro non era che un raccoglitore di “punti utili” dell’impianto elettrico. Questo permetteva alle officine autorizzate e dotate della giusta apparecchiatura di poter fare diagnosi veloci dello stato del veicolo.

Nel mio furgone e’ posta in alto a destra appena aperto il portello del vano motore. Nei Maggiolini-oni dovrebbe essere in alto a sinistra.

Nel tempo queste “prese diagnosi” sono andate in disuso, sopratutto perché la semplicità del motore boxer raffreddato ad aria permetteva a tutte le officine di metterci le mani e quindi le poche officine che possedevano la necessaria strumentazione non avevano tutto questo vantaggio previsto dalla Volkswagen per invogliare l’assistenza autorizzata.

Incuriosito da sta scatoletta mi sono informato online e ho trovato nello schema elettrico del mio furgone la soluzione!

 I numeri cerchiati in arancione infatti sono i corrispondenti pin della presa diagnosi. Questi portano a prelevare o portare tensioni o segnali in precisi punti dell’impianto che possono rilevarsi utili.

Utilizzando cosi la mia stampantina 3D ho creato il maschio che non esiste. La presa ha infatti solo fori, ho utilizzato dei chiodi come perni conduttori e disegnato il layout della presa con tinkercad. I semplici collegamenti elettrici sono fatti all’interno di una vecchia scatoletta da scrivania della b-ticino serie magic e le prime semplici operazioni che si possono indovinare eccole ben esposte nel video

Probabilmente utile potrebbe essere anche vedere le tensioni e… boh, ho perso interesse e mi son fermato.

First PCB

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Il primo pcb da me interamente disegnato e prodotto in ben 10 pezzi. (Ordinati su Seeed Fusion PCB Assembly sono veramente belli e di qualita’)

Il PCB in questione e’ composto da tre parti distinte ed ha la dimensione totale di 5cm x 5cm. (in foto il fronte ed il retro)

E’ pensato per essere tagliato in tre parti ed è sagomato per poterlo fare abbastanza semplicemente.

Il pezzo più grande (quello sotto con la scritta PBAVIE (ok il logo e’ da rivedere 🙂 ) permette di connettere ,anche in cascata, delle classiche schede a 8 relay alimentate a 5v con lo standard di comunicazione seriale I2C utilizzando il diffuso pcf8574. Il bello di questa schedina e’ che l’indirizzo necessario per pilotarla e’ selezionabile semplicemente muovendo le levette del  DIP switch e il cablaggio e’ irrisorio. Infatti permette di controllare 8 o più relay con 4 fili compresi alimentazione.

IMPORTANTE!!! C’e’ un errore nel design ma funziona con un piccolo ponte. L’errore e’ nell’inversione della Terra con Vcc all’integrato. Probabilmente dovuto ad un errore di sbaglio nello schema. 🙂

La parte di dimensioni intermedie e’ un interfaccia pensata per essere posta sopra alla precedente e comprende un array di transistor per poter pilotare con gli stessi 8 pin dell’integrato pcf8574 delle tensioni maggiori. Questo per utilizzare ,ad esempio, schede di relay che richiedono tensioni più elevate.

La piccolina… e’ una semplice brekoutboard per la classica presa RJ45, presa che ho deciso di usare come standard per i miei progetti che necessitano di essere connessi su distanze oltre il metro. Disegnata per avere subito a portata di mano tutti i pin in particolare le coppie inutilizzate nello standard 10-100.

 

Il PRA

Il PRA o Pubblico Registro Automobilistico e’ gestito dall ACI.

E’ il luogo dove vengono registrati i passaggi di proprieta’  dei mezzi a motore targati. Qui una targa viene legata ad un proprietario finche non viene ceduta ad un altro.

E’ il primo posto dove recarsi nel caso si voglia acquistare una Vespa targata.

Al PRA infatti e’ possibile richiedere uno “storico” dei proprietari di una determinata targa, ricavandone inoltre se questa e’ stata radiata, demolita o quant’altro.

Questo “storico”, chiamato VISURA costa se effettuato direttamente al PRA circa 2 Euro mentre se lo si richiede ad una agenzia pratiche auto la spesa puo’ salire fin oltre i 10Euro.

La Visura e’ indispensabile per conoscere la buona fede di chi ci vende il mezzo e sapere se questi ne ha o meno il diritto.

Il mio caso e’ quello di una Vespa RADIATA D’UFFICIO

Durante la trafila burocratica per la rimessa in strada di una Vespa e’ probabile che venga richiesto L’ESTRATTO CRONOLOGICO che altro non e’ se non una visura in bollo del costo allo sportello di circa 20Euro

Al PRA viene rilasciato il CDP (Certificato Di Proprieta’) del mezzo indispensabile per proseguire eventuali altre pratiche in motorizzazione

Per ottentere il CDP ho dovuto presentare:

  • Copia dell’iscrizione al Club Storico
  • Libretto (nel mio caso non presente quindi copia della denuncia di smarrimento)
  • Foglio Complementare (nel mio caso non presente quindi copia della denuncia di smarrimento)
  • Titolo Di Acquisto della Vespa in originale
  • Estratto Cronologico
  • Copia del pagamento delle tasse automobilistiche
  • Copia Documenti Personali (Carta Id)
  • Modulo NP-2B compilato e presentazione dello stesso.