Autoradio per il Sergio

Il Sergio aveva un bel buco al posto dell’autoradio.

Come era la giusta autoradio? Dove vanno le casse audio? La corrente e l’antenna?

Ho navigato e chiesto un po in giro e sembra che sui volkswagen T2 di quegli anni ci si facesse dei gran casini… ognuno dice la sua e la realta’ e che pochi sanno effettivamente dove e cosa si deve montare in caso si voglia l’autenticità. Detto questo mi sono arrangiato alla mia maniera e ho riutilizzato una vecchia autoradio che avevo dismesso negli anni 90.

Le casse audio sono diventate 1… i canali DX e SX brutalmente collegati a questa unica cassa e posta al centro del cruscotto dove una zona forellata accoglieva le casse ovali originali fissate con linguette… la mia, rotonda, fissata son 4 viti nere in 4 di quei fori. Non si notano a meno  che proprio non le cerchi… vedi prima la ruggine da altre parti 🙂

La radio, una vecchia BLAUKPUNT rimarchiata con un etichetta  INNO-HIT era una di quei bei scatoloni rimovibili che nascondevi puntualmente sotto il sedile. Nel foro del cruscotto non ci passava in nessun modo e quindi mi sono dovuto costruire un “adattatore”. Una piccola placca in plastica stampata con la Stampante 3D che supportasse la mascherina e rendesse piacevole e retro’ l’estetica

Il risultato e’ piacevole e funzionale. L’autoradio ora calza alla perfezione, nessuna vibrazione e esteticamente come desideravo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il problema della antenna. Le antenne installate in quegli anni sono tante. Ho trovato QUESTA discussione… e per il momento ho montato una semplice ed economica pernullainvasiva antenna sulla grondaia sopra la porta del guidatore. La mia intenzione è di montare una antenna per CB e un miscelatore per poter usare entrambi con la stessa antenna  (qui il primo modello proposto da googleimmagini)

 

Presa servizi VOLKSWAGEN T2 – 1971

Negli anni settanta la Volkswagen inizio ad installare sui suoi mezzi una piccola presa di servizio che altro non era che un raccoglitore di “punti utili” dell’impianto elettrico. Questo permetteva alle officine autorizzate e dotate della giusta apparecchiatura di poter fare diagnosi veloci dello stato del veicolo.

Nel mio furgone e’ posta in alto a destra appena aperto il portello del vano motore. Nei Maggiolini-oni dovrebbe essere in alto a sinistra.

Nel tempo queste “prese diagnosi” sono andate in disuso, sopratutto perché la semplicità del motore boxer raffreddato ad aria permetteva a tutte le officine di metterci le mani e quindi le poche officine che possedevano la necessaria strumentazione non avevano tutto questo vantaggio previsto dalla Volkswagen per invogliare l’assistenza autorizzata.

Incuriosito da sta scatoletta mi sono informato online e ho trovato nello schema elettrico del mio furgone la soluzione!

 I numeri cerchiati in arancione infatti sono i corrispondenti pin della presa diagnosi. Questi portano a prelevare o portare tensioni o segnali in precisi punti dell’impianto che possono rilevarsi utili.

Utilizzando cosi la mia stampantina 3D ho creato il maschio che non esiste. La presa ha infatti solo fori, ho utilizzato dei chiodi come perni conduttori e disegnato il layout della presa con tinkercad. I semplici collegamenti elettrici sono fatti all’interno di una vecchia scatoletta da scrivania della b-ticino serie magic e le prime semplici operazioni che si possono indovinare eccole ben esposte nel video

Probabilmente utile potrebbe essere anche vedere le tensioni e… boh, ho perso interesse e mi son fermato.

Restauro

Ci sono vari tipi di restauro, nella mia Vespa VNB6 ho fatto un restauro totale mentre per altre potrebbe bastare un restauro conservativo.

Il restauro totale e’ quello che riporta il mezzo ad avere le parvenze e le caratteristiche meccaniche del momento dell’acquisto. Comporta il rinnovamento totale di tutte le sue parti con prodotti nuovi o quasi (vedasi “fondi di magazzino”).

Il Restauro Conservativo e’ invece quello che ripulisce il mezzo dalle incurie e lo porta ad essere utilizzabile conservando il fascino che il tempo gli ha dato. Il restauro conservativo e’ a mio parere piu’ impegnativo del restauro totale e in molti casi più costoso